Ho pensato di immaginare la Valsesia con gli occhi dei suoi abitanti del passato, che sicuramente hanno offerto i loro volti e i loro gesti agli artisti del Sacro Monte.
Estrarre figure umane dal contesto in cui sono inserite potrebbe non piacere agli esperti di storia dell’arte. È una scelta meditata, strettamente connessa al significato che voglio dare al portfolio.
Le dodici foto non hanno lo scopo di descrivere la Valsesia di oggi, sono una personale visione della valle. La fotografia è sempre un’interpretazione e non descrive la realtà: è l’espressione del pensiero di chi ha composto l’inquadratura.
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